PSYCHOMACHIA
DI ALESSANDRO GIANNI’
MUSEO ARCHEOLOGICO
DI PALESTRINA

Una parola dal sapore esoterico, che ricorda Jodorowsky, forme di preveggenza, il caso, forse, i tarocchi. Psychomachia è la mostra di Alessandro Giannì, un progetto di Contemporary Cluster in collaborazione con la Direzione regionale Musei Lazio – Museo Archeologico Nazionale Prenestino e Rometti.

Il termine Psychomachia deriva da un poema d’epoca romana, scritto intorno al V secolo dal politico e poeta Aurelio Prudenzio Clemente, animato da una fede sincera e profonda. Questo testo è stata la prima e probabilmente più influente allegoria medievale. I suoi versi, che descrivono scontri incredibilmente cruenti e immagini sanguinose, sono l’espressione della lotta tra il bene e il male, i vizi e le virtù cardinali. La Psychomachia è però, estendendo l’analogia all’ambito dell’opera d’arte, anche la lotta dell’artista con la materia della sua creazione: del conscio contro l’inconscio, della forma verso l’informe, della rappresentazione contro la non rappresentazione. Dal 24 marzo al 12 maggio 2024 presso il Museo Archeologico Nazionale Prenestino, in via Barberini 22, Palestrina (RM).