FOLIA CERAMICS
NEASSI X SOTA
ROMETTI

FOLIA (dal latino folium, foglia e foglio) nasce come riflessione sul concetto di superficie e sulla sua trasformazione tridimensionale. Nata dall’ingegno dello studio Naessi per Sota e plasmata con maestria da Rometti, questa collezione si nutre del linguaggio segreto della natura. - Il mondo vegetale è ricco di superfici tridimensionali con variazioni formali e spessore costante. Sono superfici leggere e apparentemente fragili ma che, grazie a queste pieghe e curvature assumono estetiche inattese acquisendo grandi capacità meccaniche, La nostra ricerca nasce dall’analisi di superfici piane che si evolvono in forme tridimensionali. Per questa ragione siamo partiti dall’osservazione della tridimensionalità dei petali dei fiori e dalla manipolazione delle nervature e delle fibre orientate che caratterizzano le foglie: abbiamo raccolto alcuni esempi, li abbiamo catalogati e ritagliati. Infine li abbiamo decontestualizzati e ripensati in modo astratto, proprio come i criptici frammenti architettonici di cui Roma è ricca. - raccontano i Naessi. La collezione per Sota comprende due vassoi e un vaso in edizione limitata (solo 5 esemplari per ciascun pezzo), caratterizzati da una ricercata finitura blu denim e da uno smalto che gioca con la coprenza e la trasparenza, rivelando il lavoro manuale sulla superficie. Parallelamente, nasce anche la collezione realizzata per Bar Sota: una serie di tre vasi/contenitori e sei piatti/vassoi declinati in finitura lucida color giallo cheddar. Le forme ondulate e multifunzionali di questi oggetti permettono loro di adattarsi liberamente all’ambiente, trasformandosi in supporti per il cibo, vassoi, centrotavola o semplici sculture ceramiche. Progettati per un luogo ibrido, dove il bar diventa club gastronomico, gli oggetti FOLIA attivano nuove narrazioni tra chi crea e chi vive lo spazio. Con FOLIA, Rometti riafferma il proprio ruolo di fucina d’eccellenza nel panorama del design d’autore, coniugando savoir-faire artigianale e tensione sperimentale. Un laboratorio in cui la materia si lascia interrogare, plasmare, reinventare, per dare corpo a visioni radicali e raffinate del contemporaneo.